“Chiedete a chiunque ci sia stato di raccortarvi com’è il Grand Canyon e sul suo viso comparirà un’espressione inconfondibile”

La notte prima della visita al Grand Canyon dormivamo nella cittadina di Williams, in un motel gestito da una nativa. Le previsioni meteo indicavano temporali per tutti il giorno successivo e noi eravamo estremamente preoccupati di rovinarci una delle giornate più attese del nostro viaggio on the road.
La signora del Motel ci garantì che l’indomani sarebbe stata una bellissima giornata e la sua esperienza non fallì.
La mattina ci svegliammo molto presto, eravamo super eccitati di vedere finalmente con i nostri occhi quello che avevamo visto solo in fotografia.
Dopo aver lasciato un biglietto di ringraziamento, intorno alle 6 del mattino ci dirigiamo verso la nostra meta, dopo circa un’ora di macchina eravamo all’ingresso sud del Parco.
Abbiamo acquistato qui il nostro National Parks and Federal Recreational Lands Pass al costo di 80$, biglietto che ci avrebbe consentito poi l’accesso agli altri parchi Nazionali (https://www.nps.gov)
STORIA E FORMAZIONE GEOLOGICA:
Quando si visitano meraviglie naturali come il Grand Canyon, non è certo necessario essere geologi per apprezzare quello che abbiamo davanti, basta spalancare gli occhi!
Nei miei viaggi, mi piace sempre però, avere qualche informazione in più per arricchire ulteriormente la visita, permettendomi di capire più a fondo che cosa sto osservando.
La storia del Gran Canyon costituisce ancora oggi motivo di studio.
Si tratta di una storia lunga, originata da un processo iniziato circa 2 miliardi di anni fa.
Dove adesso si trova l’area desertica dell’Arizona, in origine si ergevano montagne alte 9600 metri, che formavano una catena montuosa paragonabile all’odierno Himalaya. Nei successivi 500 milioni di anni, glaciazioni e disgeli formarono spaccature sui fianchi delle montagne e numerose inondazioni coprirono più volte l’intera area.
Uno degli aspetti che saltano più facilmente all’occhio visitando il grand canyon sono gli strati rocciosi delle pareti verticali, ognuno caratterizzato da una sfumatura di colore differente.
Ogni strato corrisponde ad inondazioni di epoca diversa, che nei vari periodi hanno depositato tipologie differenti di roccia. Sul posto noterete facilmente almeno 3 strati: uno di arenaria, uno di scisto scuro e un altro di calcare chiaro. Il colore dominante rimane comunque il rosso, che deriva dal ferro ossidato presente in tutte le rocce.

Sulle rocce sono individuabili anche segni di una forte attività vulcanica, che ha contribuito non poco alla formazione del canyon.
Quando l’acqua si ritirò definitivamente dall’area portò allo scoperto una pianura immensa e sterminata che, a causa delle collisioni delle placche, si elevò fino a diventare un altopiano. A questo punto l’area era completamente emersa, ma ancora del Grand Canyon non c’era traccia.
Il Grand canyon come lo conosciamo oggi nasce “solamente” 5 milioni e mezzo di anni fa, scavato dall’azione del fiume Colorado che, trasportando rocce e detriti, ha inciso e modificato profondamente la conformazione naturale dell’altopiano.
L’aspetto più incredibile è che la storia non è ancora finita: il Grand Canyon è infatti in perenne trasformazione.
COME MUOVERSI AL GRAND CANYON
Il Grand Canyon può essere visitato da:
North Rim – la sponda settentrionale
South Rim – la sponda meridionale
West Rim – il bordo occidentale
La sponda sud, quella scelta da noi, è la più popolare tra i visitatori perché si adatta meglio all’organizzazione di un roadtrip, è più facile da raggiungere, ha un numero impressionante di panorami mozzafiato e le attività sono più numerose.
Al visitor center è possibile munirsi di una mappa del parco, dove ci sono vari percorsi da fare con gli shuttle, altri a piedi ed altri con la propria auto (https://www.nps.gov/grca/planyourvisit/hermit-red-route.htm)

IL NOSTRO PERCORSO

L’emozione e la curiosità erano alle stelle e non vedevamo l’ora di partire
Il primo shuttle della linea blu parte dal Visitor Center ed attraversa il Village, successivamente abbiamo preso la linea rossa che porta all’ingresso di Hermit Rest Road al Bright Angel Trailhead da lì a piedi siamo arrivati al primo Trailview Overlook. Non ci potevamo credere, i primi passi lungo le sponde di questa meraviglia naturale e la prima occhiata oltre i margini del canyon sono indimenticabili.

Chiedete a chiunque ci sia stato di raccortarvi com’è il Grand Canyon e sul suo viso comparirà un’espressione inconfondibile. Un’esperienza difficile da descrivere a parole.

Ma toniamo a noi, dal Trailview overlook ci siamo incamminati lungo il rim trail fino a Maricopa Point, da lì con un altro shuttle siamo scesi a Powell Point,

abbiamo camminato ancora per 2 km fermandoci all’Hopi Point e al Mohave Point dove un altro shuttle, ci ha condotto fino al Pima Point. Dopo un percorso di altri 1.8 km a piedi siamo arrivati all’Hermits Rest.

Tornati al Visitor Center abbiamo cambiato direzione e con lo shuttle orange abbiamo osservato altri bellissimi punti di osservazione come lo Yaki Point,

il Mother Point molto affollato e

Yavapai Point

Nel pomeriggio siamo ripartiti e con l’auto abbiamo percorso la Desert view drive.

Anche su questo tratto ci siamo fermati per ammirare il Grand View Point,

il Moran Point fino al Lipan Point che a mio parere è il punto di vista più bello. Da qui è possibile vedere un lungo tratto del Colorado River che taglia il grand canyon.

A seguire il Navajo Point

ed infine il punto più alto Desert View Point

con la Watch Tower dalla quale abbiamo visto un tramonto favoloso con le rocce che sia accendono di un rosso caldo ed accogliente.

E’ stata un’esperienza veramente emozionante!
Abbiamo passato solamente una giornata al Grand Canyon, perché il nostro viaggio prevedeva poi altre tappe, ma tante potevano essere le attività da svolgere dai vari trail, al tour in elicottero fino alle passeggiate in groppa ad un cavallo. Per cui il consiglio, è di trovare l’esperienza più adatta alle vostre esigenze, avrete sicuramente l’imbarazzo della scelta!!
Una nota per chi come noi viaggia con i bambini: il tour proposto nel nostro blog è assolutamente fattibile con bimbi grandi e piccoli.
DOVE ALLOGGIARE
Ti consigliamo di dormire all’interno del Grand Canyon se prevedi di visitarlo per più di un giorno. Se (come molti) decidi di trascorrere solo una giornata in questa meraviglia naturale, pensiamo che ci sono opzioni più economiche per passare la notte al di fuori il parco.
L’interno del parco, come puoi immaginare, è l’area più costosa dove soggiornare nel Grand Canyon. È l’opzione più scelta dagli escursionisti che vogliono fare diversi percorsi giornalieri all’interno del parco.
Il Village è il centro nevralgico della riva sud del Grand Canyon National Park. C’è tutto lì, negozi, un supermercato, servizi igienici e, naturalmente, gli hotel dentro al parco.
A soli 10 chilometri dalla sponda sud del canyon c’è una città chiamata Tusayan. Questa città altro non è che un’area di servizio, con hotel, ristoranti, negozi e distributori di benzina, creata per offrire tutti i servizi ai turisti che vogliono visitare il Grand Canyon ogni anno.
Lì troverai tutto, tra cui una scelta più ampia di alloggi e soprattutto ristoranti per tutte le tasche, mentre all’interno del parco le opzioni sono più limitate e più costose.
Noi abbiamo pernottato al Motel Red Father Lodge (https://www.redfeatherlodge.com/) ed abbiamo assaporato una gustosa cena al ristorante messicano Plaza bonita. (https://www.plazabonita.com/)
